Possiamo constatare che circa il 90% degli Italiani possiede uno smartphone.
Ad oggi sono moltissimi i benefici che offre lo smartphone, il quale, oltre che permetterci di comunicare in qualsiasi posto ci si trovi tramite chiamate, messaggi ed internet, oggi più che mai, si rivela un valido strumento lavorativo, oltre che un modo per divertirsi e vincere la noia a cominciare dai social.
Purtroppo, però, un utilizzo sconsiderato tende a portare gli utenti e, in particolare, gli adolescenti, ad abusarne così da diventare una vera e propria dipendenza.
Da qui, si fa presto a riscontrare una serie di problematiche di salute che oltre a influenzare in maniera “disfunzionale” il cervello, recano disturbi importanti anche alla struttura “muscolo_scheletrica” diagnosticata come “Sindrome del collo da Smartphone”.
Quando si parla di struttura “muscolo_scheletrica” si intende una catena di
✓ muscoli > legamenti > tendini > nervi > vertebre
i quali sottoposti ripetutamente nel tempo ad una posizione innaturale del rachide cervicale, a causa della postura che si assume per guardare lo schermo (la testa e la colonna vertebrale inclinata in avanti), sono responsabili di cambiamenti strutturali, con alterazioni posturali, che possono sfociare inizialmente in:
✓ dolori locali;
✓ mal di testa;
✓ contratture;
✓ limitazioni della rotazione della testa.
Inoltre, ad uno stadio avanzato, possono sfociare in danni che aumentano progressivamente fino a diventare permanenti che si articolano in:
✓ appiattimento della curva spinale;
✓ insorgenza di artrosi precoce;
✓ degenerazione spinale.
Sulla base di quanto appena argomentato, è giunto il momento di andare a vedere come emerge la “sindrome del collo da cellulare“.
Il peso della testa in posizione neutra è retto interamente dalla colonna vertebrale, la quale pesa dai 5 ai 6 kg circa, aumentandone il peso e la pressione sulla spina dorsale quando l’inclinazione va in avanti.
Valutiamo allo scopo di comprendere al meglio il suddetto concetto, alcune inclinazioni del capo quando visioniamo in linea generale il cellulare dalla posizione in piedi o da quella da seduti:
– con un angolo di 50° – 60° il peso della testa sulla spina dorsale può arrivare anche sino a 25 chilogrammi!
In altre parole, possiamo paragonarlo a come portare un sacco di cemento.
Già questo dovrebbe aiutarci a comprendere l’entità del danno che si può subire.
A questo punto, la prima domanda che sorge spontanea è:
– Cosa possiamo fare in modo concreto oggi per abbassare ai minimi termini tali rischi domani?
Ecco alcuni accorgimenti importanti:
√ riconoscere i possibili rischi;
√ fare esercizi al mattino;
√ mantenere una postura corretta;
√ fare un uso corretto dello smartphone o tablet;
√ fare pause regolari.
Seguire in modo regolare tali passi è un modo eccellente per ottenere:
✓ maggiore flessibilità del collo;
✓ prevenire disturbi ad esso legati;
✓ sentirsi più riposati e vitali;
✓ evitare dolori, malesseri alla schiena;
✓ prevenire l’indebolimento della vista;
✓ prevenire la sindrome del tunnel carpale.
Giunti a questo punto, approfondiamo specificatamente cosa possiamo fare in modo da “adottare quelle sane abitudini” capaci di preservare i vari disturbi e malesseri:
✓ rivolgersi ad un professionista di fiducia per le correzioni e suggerimenti convenienti;
✓ esercizi mattutini di mobilizzazione e rafforzamento del collo e l’intero apparato ‘muscolo_scheletrico’;
✓ attenzione alla postura quando utilizziamo il cellulare, portando le braccia distese e spingendo il petto in fuori;
✓ utilizzare un ausilio funzionale come il “Lumo Lift” ( un dispositivo che si indossa appositamente pensato per mantenere in asse postura collo e schiena);
✓ Limitare il più possibile posizioni controproducenti, analizzate in precedenza;
✓ fare più pause durante l’uso del cellulare;
✓ fare prevenzione, scegliere quelle attività sportive idonee,
in modo da impiegare il proprio tempo in maniera da mantenerci in buona forma. Per coloro che lavorano alla scrivania con il cellulare o il tablet, può rivelarsi utile acquistare una sedia ergonomica concepita appositamente per sostenere correttamente la schiena.